Fashion&Lifestile News: l’appuntamento settimanale con tutte le novità, aggiornamenti e approfondimenti dal mondo della moda e del lifestyle.
In questa puntata:
Ci sono storie che, come ogni grande eccellenza qualunque sia la trama, meritano un racconto, lento, minuzioso, che esplora il tempo ed i dettagli.
Storie che non appartengono solo a un settore produttivo, ma ad un intero Paese. Storie fatte di visione, identità, innovazione.
È con questa consapevolezza che il 7 maggio è stata inaugurata, a Palazzo Flangini, affacciato sul Canal Grande di Venezia, la mostra “The Lens of Time – The History of Eyewear in Italy”, promossa da ANFAO in collaborazione con la Fondazione di Venezia e la Fondazione Museo del ’900.
Un progetto culturale ambizioso e profondamente italiano, che valorizza il distretto e l’arte del saper fare, il genius loci, la tradizione che incombe pur dimostrandosi duttile nella sua applicazione, senza mai dimenticare il valore intrinseco delle mani umane attraverso centinaia di anni: sette secoli di storia dell’occhiale attraverso 12 tappe tematiche, oltre 150 pezzi originali, installazioni artistiche e dispositivi interattivi.
Una mostra che racconta l’occhialeria come eccellenza manifatturiera, ma anche come patrimonio culturale, espressione di design, arte e innovazione di un Paese, l’Italia, che sa senza dubbio eccellere, e talvolta sa stupire.
“La chiave dei risultati raggiunti? Sono sempre frutto di ‘incidenti culturali’, ovvero di contaminazioni tra arte, moda, musica, cinema. Il mercato parte dal vissuto delle persone. È questa l’esigenza che la moda deve intercettare per ricominciare a regalare sogni.”
Con le parole di Massimo Giorgetti, IED inaugura il nuovo Corso in Fashion Marketing and Communication, coordinato da Federico Poletti.
Un nuovo approccio al marketing, sensibile alla vita e al costume quotidiano delle persone: uno scenario oggi in profondo cambiamento su tutti i mercati globali, che la moda deve accogliere come spunto di riflessione per un pensiero creativo in grado di ritrovare l’attitudine al sogno, al desiderio, alla verità delle persone con codici visivi, emozionali e autentici.
Perché oggi, il marketing si trasforma in narrazione, posizionamento visivo, statement culturale e sociale, e la moda è uno dei terreni più fertili dove queste trasformazioni e contaminazioni si manifestano.
Nella moda da oltre 50 anni, contribuisce a diffondere il primato di Milano e del made in Italy. La sua storia professionale e la lunga esperienza sul campo, messe a servizio delle giovani generazioni che si stanno approcciando oggi al mondo del lavoro, fanno di lui e della realtà che ha costruito un punto di riferimento per i ragazzi che aspirano a intraprendere i tortuosi sentieri della moda.
Sono queste le motivazioni del riconoscimento assegnato a Francesco Casile, vincitore dell’Ambrogino d’Oro 2024.
“Un ragazzo della Calabria giunto a Milano nel 1969 come aiuto magazziniere. Questo riconoscimento corona il sogno di una vita dedicata al lavoro, alla famiglia, a trasferire ai giovani le proprie esperienze. Tanti sacrifici ma anche tante soddisfazioni.”
Casile approda nel settore moda alla fine degli anni Settanta: un ambiente ed un settore stimolanti e ricchi d’emozione, ma da vivere sempre con i piedi ben ancorati a terra, promuovendo una visione concreta e razionale, pragmatica e lungimirante.
Fondatore dell’agenzia milanese Casile&Casile Fashion Group, si adopera nel creare spazi ad una moda raffinata e sottile, con buona dose di sperimentazione, ad alto tasso innovativo, con una vocazione internazionale e pionieristica.
Sostenere e valorizzare marchi prestigiosi ma anche piccole ed emergenti realtà artigianali, divenendo così un punto di riferimento internazionale e per tante boutique, occupandosi della distribuzione dei capi in tutto il mondo.
Sensibile altresì alle istanze dei professionisti non più giovani, ma esclusi dal mondo del lavoro, Francesco Casile si prodiga per il loro reinserimento, nell’ottica di un cauto e sapiente disegno di trasmissione dei saperi, siano essi pratici o teorici.
Oltre a questo, anche un importante protagonista della realtà associativa, fondatore di Camera Showroom Milano, contribuendo così con il suo impegno alla ripartenza di un settore colpito dalla crisi post pandemica, con l’organizzazione di eventi che sono diventati occasioni di rinascita, confronto e nuovi piani di distribuzione ed espansione della moda italiana, ma non solo, nel mondo.
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